“La camorra (non) esiste” – La Lente in pillole

Dagli appalti alla droga, dalle armi al racket e usura. Nell’hinterland vesuviano della provincia di Napoli la camorra fa affari, riducendo all’osso l’economia locale. E’ quanto emerso dalle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, che nelle ultime ore hanno portato all’arresto di 11 persone legate al clan Fabbrocino ad opera dei Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
Imprenditori e commercianti stritolati dalle estorsioni, ma anche sottrazione di un bene sequestrato al clan, sono alcuni dei capi di accusa che descrivono i metodi utilizzati dagli indagati per gestire con metodo mafioso il territorio.

“Qui purtroppo si respira la cappa criminale e lo si vede e si sente che la pressione sull’economia locale è alta”, commenta in una lettera il testimone di giustizia di Somma Vesuviana Gennaro Ciliberto. Una cappa su cui le istituzioni locali tacciono, come afferma lo stesso Ciliberto nella lettera al Sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno: “Quando mesi fa un giornalista intervistò il Sindaco la risposta sulla questione camorra non fu delle migliori [“A Somma Vesuviana non ci sono delle attenzioni eccezionali, qualcuno è fuori da questa località, altri sono nelle patrie galere. C’è qualcuno che purtroppo spaccia, però penso che i carabinieri stiano facendo un ottimo lavoro”, Fonte: restoalsud.it]. Negare l’esistenza di un ceppo criminale oppure non parlare di lotta alla camorra è un danno per la collettività.”

Un silenzio inspiegabile se valutato alla luce della proposta, che un anno fa l’allora candidato sindaco Di Sarno fece a Gennaro Ciliberto, di diventare Assessore alla Legalità del comune sommese nella sua giunta. Un proposta che si concluse con un nulla di fatto, all’indomani della salita allo scranno di Sindaco di Di Sarno. “Il Sindaco dice che la mia figura bloccherebbe la macchina comunale”, chiosa sulla questione Ciliberto. Ma il ruolo non è stato successivamente ricoperto da nessun’altro, e l’assessorato alla Legalità rimane ad oggi un progetto depennato.
L’impegno del testimone di giustizia sommese, rientrato nella sua città dopo anni vissuti in località protetta, continua da comune cittadino. Da cittadino che ha già denunciato le infiltrazioni della camorra in appalti pubblici, permettendo l’arresto di camorristi specializzati in corruzione e appalti.
“Basta camminare per le strade della nostra città per vedere i volti di quei soggetti già noti alle forze di polizia che con spavalderia solcano le linee delinquenziali – prosegue Ciliberto nella lettera al Sindaco – Poi ci sono i ‘nostalgici’ della camorra nostrana e chi si prepara a prendere il comando. Mi aspetto un pensiero da parte del Presidente onorevole Carmine Mocerino (Presidente della Commissione regionale Anticamorra e consigliere regionale, ndr) in merito a questa ultima indagine, e che la Regione Campania ed il Comune di Somma Vesuviana possano costituirsi parte lesa nei futuri processi.”
Una partecipazione necessaria a sconfiggere la criminalità organizzata, ben insediata anche a Somma Vesuviana, che è indispensabile per incoraggiare i tanti cittadini che pagano il pizzo alla camorra, di fatto finanziandola. “Ora bisogna capire perché i commercianti, gli imprenditori pagano il pizzo in silenzio ed è scarsa la collaborazione con le forze di polizia – aggiunge Gennaro Ciliberto – Ritengo che in territori come i nostri la commissione comunale anticamorra e anticorruzione abbia una ragione in più per essere costituita: sarebbe un segnale forte alla cittadinanza ed un messaggio alla camorra.”

Pur senza un assessorato alla Legalità, Comune e Regione hanno gli strumenti per contrastare la camorra e buttare giù il muro del silenzio. Tocca a chi ha le chiavi, ricevute dai cittadini, mettere in moto le attività di contrasto alla camorra.

Mappa Camorra, provincia di Napoli

Mappa Camorra, provincia di Napoli

5 Pensieri su &Idquo;“La camorra (non) esiste” – La Lente in pillole

  1. Valutando l’aspetto positivo provo grande ammirazione e rispetto per Ciliberto, che non perde occasione per continuare la sua battaglia per la Legalità, con o senza assessorato, in ogni luogo conduca la sua esistenza, e in qualsiasi condizione. La sua è una Legalità con il maiuscolo a differenza di tanti altri italiani, politici e non. Dal suo esempio cerchiamo di trarre conforto per dare il nostro contributo quotidiano sperando che mettendo insieme tante goccioline si formi un torrente.

  2. quello che si legge deprime, perché non si perde occasione per non fare nulla di contrasto. Lucida la posizione di Ciliberto che in qualche modo traccia la linea di condotta, come è amara la conclusione
    ‘Pur senza un assessorato alla Legalità, Comune e Regione hanno gli strumenti per contrastare la camorra e buttare giù il muro del silenzio. Tocca a chi ha le chiavi, ricevute dai cittadini, mettere in moto le attività di contrasto alla camorra.’

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